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Burioni si fa beffe della raccolta firme M3V?

| Giuseppe De Matteis |

In ordine temporale, questa è l’ultima trovata del virologo Roberto Burioni, quella di sbeffeggiare la raccolta firme del Movimento 3V per le prossime elezioni che si terranno in Emilia Romagna a gennaio 2020.

Secondo Burioni, a Ferrara sino ad oggi, 20 ottobre, abbiamo raccolto solo venti firme. Be’, innanzitutto in tutta la provincia di Ferrara non sono 20 ma oltre 200, una bella differenza, vi pare? Al di là dei numeri, ormai conosciamo Burioni da diversi anni, lui paladino dei pro vax da una parte, noi per la libera scelta dall’altra.
Burioni crede che noi siamo contro i vaccini: niente di più sbagliato, noi li vogliamo più sicuri, evidentemente lui no.

In altri suoi interventi, sia su Facebook che sui media, il virologo ha affermato che i vaccini sono sicuri. Noi ci chiediamo: come fanno i vaccini ad essere sicuri se contengono alluminio e che quest’ultimo può essere assorbito dal cervello? (Gherardi, Eidi, Crepeaux, Authier, Cadusseau, “Biopersistence and translocation of aluminum adjuvants of vaccines”) e se lo stesso alluminio può provocare una sindrome infiammatoria autoimmune chiamata ASIA? (Perricone, Colafrancesco, Mazor, Soriano, Agmon-Levin, Shoenfeld, “Autoimmune/inflammatory syndrome induced by adjuvants (ASIA) 2013: Unveilling the pathogenic, clinical and diagnostic aspects”).

Ma lei lo sa, Burioni, cosa sono le cellule Vero contenute nel vaccino Hexyon, iniettate ai figli degli italiani attraverso l’esavalente? Sono cellule di scimmia verde, le stesse cellule infette dal virus SV40, ritrovato in alcuni tumori umani. Ora, Burioni, sgrani bene gli occhi e legga i dettagli di questa ricerca: Bright, Kimchi, Shearer, Kennedy, Pass, “Association between SV40 and non-Hodgkin’s  lymphoma”. Può trovare questo studio su Pubmed.

Ma non finisce certo qui. Oltre alle cellule di scimmia, a questi bambini sono stati iniettati anche virus coltivati su cellule diploidi umane MRC-5, presenti nel vaccino Priorix Tetra. Si tratta di cellule di feti umani abortiti, come si evince consultando il sito dell’azienda che li produce:
https://www.lgcstandards-atcc.org/products/all/CCL-171.aspx?geo_country=it

Ora, Dr. Burioni, ci mostri, se le possiede, le ricerche che dimostrino che questa spazzatura che iniettano ai nostri, ed ai suoi figli, sia innocua e che non provochi una ricombinazione del DNA del feto con quello dei bambini vaccinandi.

Ma lei, Burioni, ha letto la Relazione Finale parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito? Cosa ha a che fare con i vaccini? Be’, ci si è chiesto come mai tanti militari italiani si siano ammalati di cancro e patologie autoimmuni o siano deceduti. Pensavano fosse a causa dell’uranio impoverito. Lo sa cosa è venuto fuori? Che quei militari non avevano mai lasciato l’Italia e che si sono ammalati o sono deceduti a causa dei vaccini. Sorpreso? Noi no. Ecco a lei uno stralcio di quella relazione: Alla luce degli elementi raccolti, la Commissione conferma che vi sia una associazione statisticamente significativa tra patologie neoplastiche e linfoproliferative, e altre patologie (es. quelle autoimmuni), e la somministrazione dei vaccini secondo la profilassi vaccinale militare. La commissione ritiene di non poter escludere il nesso di causa”. (Commissione parlamentare d’inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini, con particolare attenzione agli effetti dell´utilizzo di proiettili all’uranio impoverito e della dispersione nell’ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiali bellico e a eventuali interazioni, istituita con delibera della Camera dei Deputati 30 giugno 2015, modificata con delibera della Camera dei Deputati 15 novembre 2017).

Tornando alla raccolta firme, noi del Movimento 3V siamo perfettamente consapevoli che non sarà facile raccogliere le molte firme necessarie, ma nulla è scontato e noi siamo fiduciosi. Per concludere, caro Burioni, di una cosa siamo sicuri: che i tempi nei quali i genitori portavano i propri figli a farsi vaccinare “perché i vaccini vanno fatti”, senza porsi domande, sono finiti. Fatevene una ragione.

Dr. Giuseppe De Matteis
Biologo e scrittore, candidato M3V alle elezioni Regionali Emilia Romagna

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