Guardando certi servizi televisivi, come quello andato in onda sul La7 all’interno del programma Piazza Pulita lo scorso 4 maggio, è impossibile meravigliarsi del fatto che l’Italia sia attualmente al 41° posto nella classifica della libertà di stampa (dietro ad esempio alle Seychelles, Trinidad e Tobago, Timor Est, Isole Samoa, tutti paesi ex-coloniali che non hanno la nostra lunga tradizione democratica).
Di giornalismo sensazionalistico e asservito al potere ne abbiamo a tutti i livelli, dal quotidiano che fa cronaca locale e che vive di sussidi statali alla rete televisiva nazionale che foraggia giornalisti scandalistici come anche gatekeeper che si fanno passare per “antisistema” ma sono servi del potere costituito.
Lo stesso per quanto riguarda un certo tipo di scienza che viene definita ufficiale e incontrovertibile, in realtà eterodiretta e asservita alle logiche del più forte, come anche un certo tipo di politica, quella istituzionale, in cui pagliacci vengono manovrati come dei burattini dai loro capetti.
Quello che rimane assurdo è vedere come costoro, giornalisti, scienziati, politici (e non solo) agiscano tutti come se fossero protetti da garanzie che li tutelino. Intoccabili.
In realtà dovrebbero prendere coscienza che sono semplicemente delle pedine intercambiabili, facilmente sacrificabili dagli stessi che hanno dato loro questi vantaggi momentanei di cui ora godono.
Chi ha invitato i giornalisti di La 7 all’evento promosso da 3V?
Nessuno di 3V.
Chi ha autorizzato le riprese che hanno eseguito?
Non ci risulta che nessuno dei presenti lo abbia fatto.
Chi ne ha autorizzato la diffusione?
Idem.
Ora, se ci sono stati degli abusi nei confronti dei singoli individui verrà eventualmente appurato nelle sedi pertinenti. Quello che ci preme mettere in atto come 3V è una severa condanna politica di questo modo di “fare informazione”: toni ai limiti dell’irrisorio, domande ai limiti dell’illazione, taglia e cuci degli interventi montati ad arte per creare il profilo perfetto del “complottista sprovveduto” pronto per essere sbattuto in prima serata.
Ma quanto gli facciamo paura.
Avete visto voi qualcosa del genere negli ultimi mesi?
Io no.
Nelle ultime settimane siamo tornati nel mirino del mainstream e siamo tornati con il dito puntato contro.
La Verità fa paura ai poteri forti.
Perché la Verità rende Liberi.
Al “giornalista” che chiede il curriculum vitae all’Economista Marco Santero, tra l’altro accademicamente titolato come la sottoscritta laureata in Economia della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico, e lo paragona a Draghi, lui sì un “economista di un certo livello”, vorrei rispondere con ben altri toni ma mi limiterò ad augurargli che non provi mai la stessa umiliante e disperata condizione, che venne provocata anche dalle politiche di Draghi, di tanti poveri anziani pensionati greci, che si videro bloccati l’accesso ai conti da un giorno all’altro, ridotti al lastrico. Condizione in cui versano attualmente tantissimi italiani.
Le discriminazioni ingiustificabili che abbiamo subito in milioni, donne, uomini, bambini e anziani a causa delle scelte politiche di questo “signore” e dei suoi collaboratori, inducendo parte di noi a cedere al “ricatto del vaccino” per non andare a finire sul lastrico o peggio ancora per non sentirsi ostaggio dei medici qualora avessero dovuto subire un ricovero in ospedale. Non ci sono parole per come vorrei descrivere Draghi, di certo non illustre Economista.
Tra i 64 componenti del Governo Draghi, i laureati erano 52, quelli con un diploma di scuola superiore 10, mentre in due avevano il diploma di terza media, Teresa Bellanova alle infrastrutture e Stefania Pucciarelli alla Difesa.
Molto più titolate costoro nel ricoprire ruoli strategici nelle infrastrutture e nella difesa del territorio italiano di quanto possano esserlo un ricercatore universitario o un impiegato della Banca D’Italia nell’esprimere le proprie opinioni personali all’interno di un dibattito aperto al pubblico?
Parliamone.
Invece di talk show dove non è dato diritto di replica, sediamoci all’interno di un consesso accademico e cominciamo a tirar fuori dati e a delineare quali fonti li abbiano prodotti. Magari esce fuori che non siamo complottisti sprovveduti.
Magari esce fuori che siete voi servi del potere e manco tanto furbi.
Ci sono uomini nati per essere servi e uomini nati per essere liberi e restarci fino in fondo.
Noi di 3V apparteniamo a questa seconda categoria, cara La7.
E voi?
Diplomata al liceo classico Leopardi di Macerata col massimo dei voti e laureata con lode in Economia a La Sapienza di Roma. Ho lavorato in una Onlus internazionale e per una nota azienda locale. Mamma. Tagesmutter, ho insegnato il mio mestiere a Parma e Roma nell’ambito di Corsi formazione professionale. Candidata nel 2020 alla Presidenza della Regione Marche, nel 2021 alle amministrative di Civitanova Marche. Continuo l’azione sul territorio per divulgare consapevolezza. Da aprile 2023 Segretario 3V
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