COMMISSIONE D’INCHIESTA E FRATELLI D’ITALIA

La Commissione d’Inchiesta sulla Pandemia è stata approvata qualche giorno fa alla Camera.

L’On. Alice Buonguerrieri (Fratelli d’Italia) chiede in aula: “Nella gestione della “pandemia” Covid-19 siamo sicuri che sia andato tutto come doveva?” e definisce la Commissione d’inchiesta come strumento non solo utile ma necessario per fare chiarezza, per restituire la verità agli italiani e per verificare eventuali responsabilità perché se sono stati commessi degli errori questi non vengano ripetuti. Si chiede perché Conte e Speranza scappino di fronte alle domande e perché abbiano ignorato il piano pandemico nella fase iniziale della pandemia e se il lockdown e il green pass, tachipirina e vigile attesa fossero le misure più giuste. Redarguisce coloro che sostengono che si tratti di una Commissione monca perché ad esempio non coinvolge le regioni e rifiuta le accuse che Fratelli d’Italia strizzi l’occhio ai “no vax” solo perché difenderebbe la libertà di scelta.

Peccato che il primo decreto emergenziale l’abbiano approvato anche i parlamentari di FdI (febbraio 2020) né dimentichiamo anche come qualche anno prima in sede di voto di conversione del decreto legge Lorenzin, nel 2017, da ignavi si siano astenuti o non si siano proprio presentati, alla faccia della difesa della libertà di scelta.

Peccato che i governatori delle regioni e gli amministratori locali appartenenti a FdI abbiano obbedito alle disposizioni di legge (sia nel caso della legge Lorenzin che per il Covid: stato di emergenza, green pass, obblighi vaccinali), come anche i dirigenti sanitari e in generale il personale medico, i dirigenti scolastici e così via e l’operato di nessuno di costoro verrà indagato dalla Commissione.

Hanno obbedito agli ordini (Norimberga docet), ma invocano la Commissione d’inchiesta come strumento per ripristinare la verità cercando l’approvazione di quei “no vax” che hanno contribuito a vessare, non avendo trovato il coraggio di dire NO con chiarezza ma tenendo i piedi ben fermi in due staffe.

Inoltre, la Commissione voluta da FdI non si propone assolutamente di fare luce sulle vere cause della dichiarazione dello stato di emergenza, sugli interessi delle multinazionali del farmaco, sugli interessi e i gruppi di potere concentrati nelle mani di poche famiglie a livello mondiale.

Dubitiamo che possa far luce sulla tossicità di quelli che vengono chiamati vaccini e sulle reazioni avverse come anche sull’evidente aumento delle morti improvvise.

Fratelli d’Italia non è altro che un contenitore del sistema per veicolare e reprimere il pensiero critico, per tagliare le gambe a 3V che come partito da sempre si batte per la Verità e per la Libertà di scelta. La Commissione d’inchiesta non è che l’ennesimo specchietto per allodole.

Per quanto non ci aspettiamo giustizia e chiarezza dalla Commissione, come ogni cittadino che conosce la storia del nostro Paese e che in particolare in questi tre anni ha tenuto gli occhi ben aperti, siamo certi che la Verità verrà alla luce. Lo fa sempre.

Il nostro impegno è fermo, sappiamo qual è il prezzo dell’integrità, e continueremo nel percorso di ricerca e promozione della conoscenza e della scelta consapevole.