Qualche giorno fa alla trasmissione “Il ruggito del coniglio” di RADIO 2 uno dei conduttori (Marco Presta) ha detto, dopo aver riportato – con un interpretazione totalmente fuorviante e manipolatoria – le parole dell’intervento dell’Onorevole Sara Cunial: “…va siringata…”. Ripetuto 2 volte.
Non entro nel fatto che ognuno ha diritto di pensarla come vuole, anche se sarebbe bene capire il significato di ciò che si commenta prima di commentarlo. Nemmeno possiamo più stupirci del fatto che la satira attacchi chi si oppone al potere, diventando “satira di Stato”.
Ciò che diventa veramente inaccettabile e anche pericoloso è che vi siano concetti che vengono fatti passare tra una battuta e l’altra, rendendoli sempre più “normali” e “sensati”, con buona pace di Overton e delle sue finestre (1).
Ma visto il livello e lo stile della trasmissione dove viene confuso (volutamente?) lo “scientismo dogmatico” citato dall’On. Cunial con lo “scetticismo dogmatico”, forse più che Overton è il caso di citare mia nonna. Mia nonna, quando esageravo con i miei sproloqui di bambino, assumeva un’aria molto seria e diceva: “Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi”.
La sostanza è che ci deve essere un limite oltre il quale lo scherzo non è ammesso.
Perché anche quando scherziamo, anzi soprattutto quando scherziamo, e le nostre difese sono più basse, le parole che usiamo fanno passare concetti e idee, trasformando ciò che riteniamo inaccettabile in qualcosa di accettabile e normale.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a diversi Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) poco chiari (2), di cui l’unica certezza è che siano stati praticati a chi stava denunciando come eccessive le norme dei vari “decreti coronavirus”; vogliamo ricordare che un TSO comincia con la somministrazione di qualche medicinale e continua con il prelevamento forzato e l’obbligo di permanenza in strutture psichiatriche.
Non mi sembra che scherzare sul fatto che si possano “siringare” le persone che dicono cose in disaccordo con le leggi dello Stato manifesti alcun rispetto per la Costituzione che prevede per chiunque – e a maggior ragione per un parlamentare in parlamento – la libertà d’espressione.
L’On. Sara Cunial è Parlamentare della Repubblica, eletta in rappresentanza dei cittadini e, nel pieno delle sue facoltà istituzionali, è intervenuta nel Parlamento, formalmente il massimo organo di rappresentanza e di democrazia dell’intero Paese.
Fare passare per persona “che va un po’ seguita” o “siringata” chi sta affermando che i diritti costituzionali dei cittadini non sono mai stati così in pericolo come in questi giorni, è gravissimo, non può essere accettato e non deve essere accettato, pena lo sdoganamento del concetto della psichiatrizzazione dei dissidenti.
Far finta di nulla quando si comincia a scherzare sulla “siringa” come la cura (una volta si usava l’olio di ricino mi pare) per chi non è d’accordo con il pensiero del governo è un fatto gravissimo.
A rendere tutto ancora peggiore c’è il fatto che questo venga detto dalla radio di Stato e che non ci risulta siano stati presi provvedimenti nei confronti dei conduttori.
Tenere mente, occhi e orecchi ben aperti per riuscire a cogliere i primi segnali di una possibile china ci consente di agire subito, quando è ancora possibile.
Per questo il 20 giugno saremo in piazza a Firenze per la difesa della nostra Costituzione, per la difesa della nostra libertà, fino a che non sarà accettato come “normale” il fatto che venga violata.
Paolo Svegli
Consigliere Nazionale M3V
(1) Joseph P. Overton, sociologo statunitense, individuò uno schema di persuasione e manipolazione delle masse in base a cui, in un mondo che crede sempre più ciecamente ai media, qualunque idea possa essere trasformata gradualmente da “socialmente inaccettabile” a “radicale”, poi ad “accettabile”, “sensata”, “diffusa” e infine “legalizzata”.
(2) Ci si riferisce ai casi di Dario Musso e don Gianluca Loda.
Vivo alle porte di Ravenna, sono laureato in ingegneria gestionale e mi occupo di coaching aziendale. Sono anche trainer di programmazione neuro linguistica sistemica. Dal 1990 nel mondo delle associazioni di volontariato e non solo, dal 2017 fondatore di Art. 32 Libertà e Salute di Faenza, comitato per la libera scelta. Nel 2018 promotore del comitato Libera Scelta Ravenna e membro del coordinamento regionale Libera Scelta Emilia Romagna. Parte del Consiglio nazionale di M3V, attualmente sono il Presidente perché credo nell’impegno del singolo e nella delega responsabile ad una politica al servizio della felicità delle persone.
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