In difesa della scienza

Movimento 3V Vaccini Vogliamo Verità nasce con la volontà di ridare dignità alla scienza e alla ricerca. E la dignità si ottiene quando nel dibattito scientifico esiste la possibilità di creare uno spazio in cui gli argomenti possono essere esposti e discussi.

Oggi questo spazio viene negato.

Alcuni medici hanno cominciato a presentarsi all’opinione pubblica come scienziati pur esercitando una  disciplina che non può essere considerata una scienza esatta e pretendono di imporre un modello di pensiero che in nessun modo può essere messo in discussione.

Utilizzare la matematica statistica nella lettura dei dati relativi alla medicina non rende il medico uno scienziato.

Seguire paradigmi filosofici antichi di quattro secoli non rende la medicina una scienza moderna.

La scienza moderna non riduce tutto ad un singolo dato indiscutibile, ma è aperta a nuove ipotesi, alla ricerca delle criticità, è disponibile al confronto.

La scienza moderna si mette in discussione continuamente, cerca di progredire ed è multidisciplinare.

La scienza moderna non è controllata da un’oligarchia, ma è trasparente.

Albert Bruce Sabin affermò: “C’è sempre un intero spettro di grigi fra il nero ed il bianco”.

La scienza è fatta di domande, di dubbi, di disponibilità a verificare nuove ipotesi.

La scienza intesa come dogma assoluto non può portare alla verità. Senza sperimentazione, confronto, riproducibilità, ricerca degli eventi critici non esiste crescita, sviluppo, progresso.

“La scienza è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità” (Jules Verne).

“Lo scienziato ha molta esperienza con l’ignoranza, il dubbio e l’incertezza, e questa esperienza è di grandissima importanza. Per progredire dobbiamo riconoscere la nostra ignoranza e lasciare spazio ai dubbi” (Richard P. Feynman, Nobel per la fisica 1965).

Per questo il Movimento 3V intende confrontare le ricerche esistenti sui vaccini che portano a risultati discordanti e, in nome del principio “Primum non nocere”, promuovere nuovi studi che dicano se esistono aspetti problematici che oggi vengono sottovalutati.

Il diritto all’autodeterminazione dell’essere umano è e sarà sempre indiscutibile, ma in questo modo sarà finalmente possibile applicare un principio fondamentale della medicina che oggi sembra dimenticato: quello di precauzione.