Mamma 3V denuncia insegnante per discriminazione

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In questa situazione di emergenza politica, in cui si tende ad abituarsi a situazioni irrazionali, illogiche e fondamentalmente non umane, le tempra degli attivisti 3V si riconoscono anche in contesti diversi da quello prettamente politico, come quello scolastico. Ma possiamo davvero considerare non politica una battaglia per il rispetto e contro la discriminazione?

Questa madre ha deciso di reagire ad episodi inaccettabili, e purtroppo frequenti nell’ambito scolastico, in cui l’atteggiamento propagandistico e discriminatorio dell’insegnante, non correttamente informata in ambito sanitario, ha portato a episodi di violenza verbale da parte degli altri alunni nei confronti del figlio.

Mettiamo a disposizione il primo passo dell’iter legale da essa intrapreso, per evitare che situazioni di questo genere possano ripetersi.

Combattiamo per i nostri diritti naturali ed umani. Mai un passo indietro!

                                                                                   Spettabile Ufficio Provveditorato di                                                                                    Omissis

                                                                                   pec: omissis

                                                                                   Egregio Dirigente Scolastico

                                                                                   Dott. Omissis

                                                                                   Istituto Omissis di

                                                                                   Omissis

                                                                                   e-mail: omissis

San Lazzaro lì, 21 Dicembre 2021

            Sono la mamma di Omissis, studente frequentante la prima classe (Omissis) dell’Istituto Tecnico Economico Omissis, all’indirizzo Omissis con potenziamento Cambridge. Ed essendo per tutti noi in famiglia, l’inizio di un nuovo percorso scolastico che abbiamo accolto con entusiasmo e fiducia in Omissis per la sua scelta, sia per l’indirizzo ma soprattutto per la struttura, è con grande rammarico che ho deciso di denunciare la seguente incresciosa situazione di cui la professoressa di storia – lingua e letteratura italiana – educazione civica, Omissis, ne è protagonista.

            Più volte sono stata tentata nel corso di questi mesi, di interpellare la professoressa per la sua condotta durante le sue ore di lezione, condotta non rispettosa delle regole alle quali i docenti devono attenersi, relative all’intrattenimento degli alunni su argomenti di natura politica o di ideologia di pensiero personale. Ma non l’ho fatto fino a questo momento, perchè  ritengo fondamentale il dialogo e il confronto aperto, a “doppio senso”, tra gli individui tanto più, se fatto con le nuove generazioni.

            Peccato però, che la professoressa Omissis professa inesorabilmente da inizio anno scolastico che, “è un dovere civico e solidale, sottoporsi alla vaccinazione contro il Sars-Cov2, anch’io mi sono sottoposta a questa vaccinazione”; ma ciò che mi ha allarmata, è che ho udito personalmente (e non sono l’unico genitore ad aver udito) dichiarare dalla Stessa, nella mattinata di martedì scorso 14 dicembre, durante le sue ore in DaD che, “se fosse per me, ai non vaccinati non permetterei l’accesso ai locali scolastici, ma li lascerei seguire le lezioni nelle loro case, collegati con la DaD, perchè la loro presenza a scuola non farà cessare i contagi”.

            La professoressa Omissis trasmette ai suoi studenti il messaggio che nelle scuole, chi non è vaccinato, è contro la comunità.

            Bisogna forse rammentarle ciò che ci hanno insegnato i grandi maestri? Come la disobbedienza civile di Don Milani, secondo il quale ognuno deve crescere consapevole del proprio essere cittadino, o l’idea di libertà collettiva raggiungibile attraverso la libertà di ciascuno, di Lamberto Borghi? Come pensa costei, di trasmettere ai suoi studenti questi valori, che sono oltretutto sanciti nella nostra Costituzione?… Come può, una professoressa di storia e lingua italiana, omettere e trascurare la nostra cultura, le nostre origini, le nostre battaglie per la libertà e la democrazia e soprattutto, come può, chi sta al di sopra di lei, ignorare questa mia denuncia ora che la sta appurando?…

            Ma non è tutto: il suo monologo, ha scatenato nella chat WhatsApp di gruppo, alcuni ragazzi della omissis che la stavano ascoltando, un vero e proprio attacco da parte di alcuni di loro, nei confronti di mio figlio, reo di essere risultato positivo al Sars-Cov2 e di aver messo l’intera classe in DaD, per non essersi vaccinato.

            La professoressa Omissis ha commesso il reato di discriminazione, insegnando ad allontanare chi non si omologa.

            Primo Levi diceva: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” E ancora: “Nella storia e nella vita pare talvolta di discernere una legge feroce, che suona «a chi ha, sarà dato; a chi non ha, a quello sarà tolto». […], la legge iniqua è apertamente in vigore, è riconosciuta da tutti.”
            Per inciso e alla luce del rinomato corso di studio potenziato col Cambridge, offerto dall’Istituto scolastico nel quale la professoressa esercita la sua professione, è coerente ricordare che il termine “discriminazione”, fu utilizzato per la prima volta in lingua inglese, mutuandolo dal latino “discriminat” che significa “distinto tra”. La discriminazione, secondo una definizione tratta dal dizionario britannico dell’Università di Cambridge, è, infatti, il trattamento, considerazione e/o distinzione non paritari, attuati nei confronti di un individuo o di una classe di individui sulla base dell’appartenenza di questi ultimi ad un particolare gruppo, classe o categoria sociale. Si tratta di una differenza di trattamento fra soggetti (persone fisiche e/o giuridiche) non giustificata da ragioni oggettive e ragionevoli, che mira a provocare l’esclusione sociale del soggetto, vittima del comportamento discriminatorio.

            Anche durante la DaD di sabato mattina 18 dicembre 2021, l’abbiamo udita dire che, “si ammalano solo i non vaccinati”. Ritengo la condotta della professoressa Omissis deplorevole, aggravata dal fatto che si fonda su tesi totalmente false, tutte contestabili e banalmente documentabili sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, scaricando il pdf del documento “Epidemia COVID-19” che viene periodicamente aggiornato, dove si evince che il numero dei contagiati vaccinati, supera notevolmente quello dei non vaccinati. Link di riferimento:

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati

            Sul tema del contrasto alla discriminazione, abbiamo un vasto panorama delle fonti comunitarie ed internazionali. In relazione a quanto da me qui denunciato, in particolare:

  •    La Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali o CEDU del 1948, all’art. 14 “Divieto di discriminazione”: “Il godimento dei diritti e delle libertà riconosciuti nella presente Convenzione deve essere assicurato senza nessuna discriminazione, in particolare quelle fondate sul sesso, la razza, il colore, la lingua, la religione, le opinioni politiche o quelle di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza a una minoranza nazionale, la ricchezza, la nascita od ogni altra condizione”. Corrisponde l’art. 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, detta anche “Carta di Nizza”;
  •    Trattato Istitutivo della Comunità Europea all’art.13 che attribuisce il potere al Consiglio Europeo di adottare provvedimenti diretti contro le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali;
  •    La Costituzione Italiana, all’art. 3 comma 1, pone il principio di uguaglianza formale, che è di fatto il corollario immediato della non discriminazione: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”, mentre al comma 2 si evidenzia, invece, che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” La normativa italiana di riferimento, è rappresentata dalla legge 76 del 2006, con cui sono state introdotte disposizioni specifiche per la tutela giudiziaria di soggetti disabili che subiscono discriminazioni e soggetti minori, fragili per la mancanza di mezzi per tutelarsi. Infine, analizzando la legge 108 del 1990, fra i fattori discriminanti troviamo proprio le convinzioni personali.

            Alla professoressa Omissis è necessario ricordare che, secondo il principio di uguaglianza, gli uomini sono uguali per natura, Conoscere e frequentare persone diverse da noi, arricchisce la nostra conoscenza del mondo e aiuta a modificare o a consolidare le nostre opinioni. In una società democratica, la diversità non è solo un dato di fatto, ma una caratteristica essenziale senza la quale, la democrazia si trasforma in un regime.

            Le dichiarazioni della professoressa Omissis allontanano dalla verità i suoi studenti, altrimenti non si spiegherebbe perchè pochi giorni fa, il Governatore del Veneto ha anticipato le intenzioni del Ministro R. Speranza, emettendo un’ordinanza nella quale “deve essere aumentata la frequenza del testing e dei programmi di screening, prevedendo un test ogni 4 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione” per tutti gli operatori in servizio presso ospedali e altre strutture come le case di riposo. Link di riferimento:

https://www.adnkronos.com/veneto-zona-gialla-ordinanza-di-zaia-regole_2YKu8DMNBaGhvzXfIX3OF6 .

            Oppure, perchè i viaggiatori che vorranno entrare in Italia, vaccinati e non vaccinati, dovranno allo stesso modo effettuare i tamponi. Link di riferimento:
https://www.salute.gov.it/

            Gli stessi produttori di questi “sieri”, hanno dichiarato nelle relative schede tecniche del prodotto (rintracciabili sui siti dell’EMA e dell’AIFA), che non impediscono ai vaccinati di contagiarsi e di trasmettere il virus e questo dato, è clamorosamente dimostrato sulla nostra popolazione che, oltretutto, ha raggiunto un altissimo tasso di vaccinazione. E sempre su queste schede tecniche, si evince che non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine, ovvero che: sono sperimentali. Motivo per cui sono SOLO autorizzati al commercio dalle Agenzie di Farmacovigilanza, in via CONDIZIONATA e NON approvati per efficacia e sicurezza. Link di riferimento: https://www.aifa.gov.it/vaccini-mrna

            Inoltre, sono stati collaudati protocolli di cura, di terapia domiciliare PRECOCE (contrariamente alla vigile attesa), risultati nella quasi totalità dei casi, efficaci con l’impiego di ordinari farmaci da banco. Sottoposti più volte, nel corso di questo ultimo anno e mezzo, all’attenzione del ministro R. Speranza, da Comitati e Associazioni. Link di riferimento:

https://ippocrateorg.org/2021/10/06/mail-risposta-su-protocollo-brasile-03-10-21/

https://ippocrateorg.org/2020/11/06/scheda-1-plasma/

https://ippocrateorg.org/2020/11/04/lidrossiclorochina-per-il-trattamento-del-covid-19-funziona/

https://ippocrateorg.org/2021/08/24/irina-boutourline-di-ippocrateorg-intervista-il-dr-robert-malone/

https://ippocrateorg.org/2021/04/02/senato-conferenza-stampa-gestione-domiciliare-pazienti-covid-19-dr-andrea-mangiagalli-dr-paolo-allegri/

https://www.affaritaliani.it/amp/coronavirus/terapie-domiciliari-contro-il-covid-quasi-azzerata-l-ospedalizzazione-770758.html

Conclusioni:

            E’ evidente ormai, che la motivazione “per il bene della salute di tutti” ha convinto l’opinione pubblica, ma il concetto di bene comune è ben più complesso. Se qualcuno prova a dare spazio a riflessioni oltre gli slogan, viene subito attaccato. Non lo si trova più per un confronto libero e incondizionato, perchè sempre più persone si sono fermate all’accusa reciproca di “egoismo”.

            Martin Luther King, riteneva che l’egoismo fosse qualcosa di distruttivo per l’essere umano e affermava che per la grandezza di un essere umano, anche senza istruzione o particolari competenze, fosse sufficiente un animo gentile. Affermava che chi non fosse stato pronto a morire per un qualcosa in cui crede, in realtà non era «pronto a vivere» e che le qualità di un uomo, si mostrano solo quando deve affrontare una situazione difficile: solo il coraggio fa vincere la paura.

         Mio figlio, tenendo “testa” alle accuse discriminatorie dai compagni, ha dimostrato di essere tutto ciò, rimanendo fedele alla sua consapevolezza.

            A tal proposito, laddove è proprio il ministro dell’Istruzione a dichiarare di volere una scuola “più consapevole di se stessa”, professori e studenti dovrebbero riflettere in modo critico senza condizionamenti.

            In questi ultimi giorni, appuriamo sempre più notizie di Dirigenti scolastici che stanno ricevendo lettere dai loro studenti, nelle quali chiedono la NON sospensione dei loro insegnanti: SONO LORO I NOSTRI NUOVI EROI! Sono loro che stanno EDUCANDO le persone come la professoressa Omissis, a ONORARE il sommo significato dei concetti di SOLIDARIETA’ e di DEMOCRAZIA.

            Intendo procedere penalmente contro la professoressa Omissis, depositando formale denuncia querela alle competenti autorità affinché, frasi e discriminazioni così umilianti e gravi, non accadano mai più all’interno di un luogo pubblico, deputato alla conoscenza e all’inclusione.

            Infine, nonostante tutto, la mia fiducia verso le persone in quanto “esseri umani”, mi lascia ingenuamente ancora credere che non è tutto perduto…. aprite i Vostri cuori…. e dite ai Vostri colleghi:

il nostro lavoro, ha un valore che va al di là dello stipendio su cui ci ricattano;
la nostra vita ha un valore.
I bambini, i nostri alunni, come tutti noi, abbiamo bisogno di sentire la verità.
Insegnate questa lezione ai Vostri Alunni

                                                                                                          Cristina D’Onofrio

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