Manifesto del programma 3V

Premessa                                                               

L’alba del nuovo mondo è sorta nei cuori dei cittadini consapevoli. La menzogna e il controllo sociale attuato da un sistema disumano non possono fermare la voglia del cambiamento che anima milioni di persone.

Il partito 3V nasce dal basso, mette l’essere umano al centro del progetto politico e persegue un’azione determinata dalla coerenza.

Proponiamo il manifesto della nuova politica tramite principi ed obiettivi tradotti in trentaquattro punti programmatici, trentaquattro attività efficaci e necessarie per ricostituire una società umana, solidale e in armonia con la natura.

Manifesto del programma 3V

1. Ricostruire l’Italia tramite un’attività politica al servizio dei cittadini che rispetti nei fatti la parola data e in opposizione al sistema partitocratico che agisce contro il popolo disinteressandosi delle promesse elettorali e del benessere degli italiani.

La prassi della nuova politica è ispirata e determinata dalla coerenza. L’attività coerente rivela la natura spirituale dell’essere umano, il pieno sviluppo della persona e costituisce l’unica azione efficace per ristabilire l’alleanza tra cittadini e istituzioni.

2. Ridare dignità alla politica e alle istituzioni. Sostituire l’attuale classe politica colpevole di aver tradito il popolo italiano, con dei cittadini resistenti al sistema, capaci e onesti, cioè coerenti, che vivono la politica come servizio per il bene comune.

Far tornare l’amore e la passione politica al centro dell’agire sociale come previsto dai costituenti per rendere la Costituzione il cuore pulsante della società e la bibbia dell’agire sociale e politico.

3. Applicazione dei diritti costituzionali secondo i valori inalienabili di verità e libertà (libertà personali e individuali, libertà collettive, libertà di espressione, di insegnamento, di iniziativa economica, di arte e scienza) che costituiscono lo spirito stesso della Costituzione Italiana e che rappresentano le espressioni più nobili dell’umanità.

4. Tutela dell’essere umano attraverso il riconoscimento della Natura spirituale, la rimozione degli ostacoli allo sviluppo della persona di ordine sociale ed economico e la promozione del valore della libertà di scelta.

Garanzia del diritto alla vita, al lavoro, alle autonomie delle comunità del lavoro, alla salute, alla spiritualità e al rispetto per ogni forma di vita e dell’ambiente.

5. Tutela del lavoro e valorizzazione del fare come mezzo di realizzazione della persona e di contrasto al transumanesimo. “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

Ridare dignità al lavoro per trasmettere e attuare i saperi, la conoscenza e la creatività umana.” Il cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”

6. Promozione del benessere della singola persona e la salute pubblica per mezzo di un sistema sanitario pubblico rivolto alla prevenzione, al costante rafforzamento del sistema immunitario e alla cura olistica della persona. Valorizzazione della libertà di scelta terapeutica.

7. Abrogazione totale obblighi vaccinali e passaporto sanitario. Diritto all’autodeterminazione e all’inviolabilità del corpo.

8. Abbandono del regime di emissione monetaria a debito. Promozione della sovranità monetaria tramite l’utilizzo delle tecniche più idonee tra biglietti di Stato di proprietà del portatore, mini-titoli di stato, mini crediti d’imposta e altre tipologie di emissione la cui funzione sociale sia analoga a quella della moneta.

Previsione di un accredito gratuito di moneta complementare a ogni cittadino per pagare le tasse o da spendere negli esercizi territoriali. Tale “accredito” esula da qualsiasi logica assistenziale, ma è il riconoscimento al cittadino del diritto di proprietà sulla moneta.

9. Sostegno attività locali, partite Iva, piccole e medie imprese con un vigoroso taglio della tassazione che le sta massacrando da decenni.

Sviluppo dell’economia locale (per liberare i cittadini dal giogo della finanza internazionale) basata sui Comuni e la loro cooperazione per aree omogenee al fine di sviluppare la sostenibilità sistemica in tutti i settori (energia, cibo, trasporti, gestione rifiuti, ecc.).

Promozione di politiche di sviluppo territoriale che si spingono oltre i confini dei distretti industriali e che puntano sulla valorizzazione di tutte le risorse (materiali e immateriali) e le capacità professionali e umane presenti nel territorio.

Realizzazione tramite la moneta complementare di reti sistemiche sostenibili: istituzioni, imprese e cittadini uniti dalla creatività umana e dall’innovazione.

10. Eliminazione della finanza speculativa da ciò che è pubblico e deve rimanere pubblico. Contrasto immediato alla privatizzazione e alla finanziarizzazione della sanità (project financing), degli enti pubblici, delle opere e dei beni pubblici; garanzia della superiorità del bene pubblico sul profitto privato come previsto dalla Costituzione. Decenni di derivati e di finanza speculativa nello Stato, Regioni, Comuni, partecipate e servizi essenziali hanno intossicato il sistema economico italiano.

11. Ripristino separazione tra banche di affari e banche commerciali e ritorno a un sistema bancario pubblico che possa fare da moltiplicatore economico per la società e le realtà locali (com’era dal 1950 al 1981).

Sostegno all’economia reale fatta da e per persone reali e tutela della libertà di pagare in contanti perché il contante è libertà, sicurezza nei pagamenti senza commissioni, tutela delle realtà commerciali e produttive locali.

12. Promozione delle politiche del lavoro per garantire i diritti dei lavoratori: “Il lavoro è il fondamento di tutta la struttura sociale, e la sua partecipazione, adeguata negli organismi economici, sociali e politici, è condizione del (nuovo) carattere democratico”.

Riduzione in maniera strutturale del costo del lavoro (ad es. riduzione aliquote Irpef che si riflettono anche sul costo del lavoro). Incentivi contributivi per l’ingresso o il ricollocamento nel mondo del lavoro a prescindere dalle condizioni di sesso o di età. Riduzione degli adempimenti burocratici a carico delle aziende per permettere un più agevole accesso all’iniziatica economica.

Abolizione delle Agenzie interinali e riorganizzazione dei Centri per l’impiego come fulcro di politiche attive del lavoro. Riorganizzazione e razionalizzazione dei CCNL. Ci sono migliaia di contratti collettivi. Ridurli e dividerli per settori produttivi

Riduzione orario di lavoro e abrogazione del reddito di cittadinanza. Assunzione di personale nello stato ed enti locali (ormai con un’età media insostenibile) con precisi obiettivi di efficienza e sostegno allo sviluppo economico, sociale, culturale e spirituale dei cittadini.

Adeguamenti degli stipendi pubblici e privati agli standard europei, solo dando più risorse a chi lavora e in particolare alle famiglie con figli (che devono avere anche incentivi fiscali adeguati) si può rilanciare l’economia e migliorare quindi il rapporto debito/PIL, mentre sono 40 anni che in modo criminale vengono propagandate e applicate politiche di austerity.

13. Contrasto all’ingerenza dello Stato nelle libere professioni e nella vita dei cittadini. Abolizione di tutti gli ordini professionali e istituzione, ove necessario, di organi di categoria indipendenti, preposti a tutelare gli interessi dei pazienti / dei fruitori dei servizi di quella categoria.

14. Abbassamento età pensionabile e creazione di un limite minimo e un limite massimo dell’assegno pensionistico in funzione di una vita decorosa.

Ripristino del benessere sociale per tutto l’arco della vita con uno stato che fornisce informazioni ai cittadini nei vari momenti della vita per aiutarli fattivamente a prevenire i problemi di salute e a creare sani rapporti umani.

15. Riduzione della burocrazia, contrasto alla corruzione e aumento dell’efficienza dei servizi pubblici. Decentramento amministrativo (principio di sussidiarietà) ma con regole precise, valorizzazione e incentivi economici e professionali per chi promuove buone pratiche che permettano miglioramenti dell’efficienza e del risparmio di risorse pubbliche e controlli ferrei per evitare anarchia e sperpero di denaro pubblico e relative clientele e corruzione.

16.  Promozione delle comunità energetiche di produzione e consumo. Sviluppo di un piano territoriale su scala nazionale di autonomia energetica sostenibile (escluso il nucleare).

Le energie rinnovabili possono funzionare solo applicandole su scala locale partendo dalla singola abitazione (stimolando l’auto produzione e l’efficienza energetica degli edifici, condomini ed edifici pubblici), passando poi ai quartieri, ai Comuni e così via tramite mini-reti di distribuzione, valorizzare la produzione di energia solare sfruttando i tetti degli edifici, i parcheggi delle aree urbane, le infrastrutture viarie (pannelli solari come barriere laterali) disincentivare lo sfruttamento dei terreni agricoli per l’impianto di campi fotovoltaici a tutela dell’ambiente naturale e del paesaggio.

La montagna, le zone spopolate e i terreni abbandonati possono divenire il nuovo motore del paese tramite la produzione di energie alternative come eolico e mini-idroelettrico a turbina lenta in quanto, basandosi sulla forza della massa d’acqua più che sulla velocità della stessa, ne consumano molto meno riducendo notevolmente gli effetti negativi sul range degli habitat naturali legati a essa. La sua regolamentazione rende possibili questo tipo di interventi su scala nazionale, attraverso incentivi e tenendo lontani i tentacoli della piovra del business delle multinazionali e dei soliti pochi, nel profondo rispetto degli ecosistemi naturali.

Disincentivare l’utilizzo delle biomasse che nuocciono all’ambiente e alla salute umana, con una gestione accurata delle risorse boschive in quanto, è vero che enormi alberi abbandonati a sé stessi da decenni e decenni, in caso di eventi alluvionali possono diventare una minaccia, mentre sfruttati per produrre energia sostenibile, mettono in sicurezza i bacini idrogeologici, ma sempre valorizzando le foreste principalmente per le loro funzioni eco-sistemiche e per la funzione che svolgono nei confronti della società (biodiversità, salubrità ambientale, svago e ricreazione, turismo per citarne alcune).

17. Tutela dell’ambiente, del territorio e delle forme di vita in esso presenti. Tutela del benessere degli animali sia domestici sia non; abolizione della caccia, porre fine alla sperimentazione animale e a tutte le pratiche crudeli per scopi alimentari, ad esempio gli allevamenti intensivi, e per ricavarne accessori. Tutela del patrimonio arboreo nella prospettiva di valorizzarlo e non sacrificarlo per cementificazione o all’implementazione di tecnologie.

Contrasto al consumo del suolo, incentivando una politica di riutilizzo delle aree già urbanizzate in abbandono.

Riduzione della produzione dei rifiuti; incentivare soluzioni e ricerche finalizzate al “rifiuti zero. In particolare, per i rifiuti organici, sfalci e potature, si deve incentivare il riutilizzo come materia organica nel luogo di produzione o la raccolta per produrre compost, terricci o biogas; creando economia, energia sostenibile e posti di lavoro.

Valorizzazione dei boschi lungo il corso dei fiumi e loro affluenti fermando la pratica di un taglio diffuso e scriteriato in nome di una infondata sicurezza idraulica. I boschi lungo gli alvei e le sponde dei fiumi presentano una enorme funzione biologica da conservare e ottimizzare e vanno gestiti agendo puntualmente con una azione puramente selettiva che gestisca solo le situazioni di effettivo pericolo.

18. Promozione della sovranità alimentare per mezzo di un’agricoltura sostenibile e di una diversificazione attraverso il ritorno al sistema naturale di rotazione delle colture per evitare l’impoverimento dei terreni e la conseguente dipendenza da fertilizzanti chimici e riducendo anche drasticamente l’uso dei fitofarmaci.

Conversione degli allevamenti intensivi in allevamenti sostenibili e in particolare allo stato naturale che permettono di avere una qualità della vita animale ottimale.

Incentivare le produzioni agricole vegetali annuali o pluriannuali cicliche (per esempio canapa, bambù) che permettano la produzione di sostanze chimiche naturali in sostituzione di quelle di sintesi oppure di fibra e materiali da costruzione naturali.

19. Promozione di una scuola che permetta di fornire conoscenze prima che competenze; sviluppare le capacità di apprendimento e il pensiero critico; valorizzare le attitudini individuali, favorire il lavoro di gruppo collaborativo e non competitivo. La finalità della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona.

In particolare, deve diventare primario in tutte le scuole l’insegnamento dei principi costituzionali nello spirito dei Costituenti. Aristotele nel creare i licei disse: “qui si formano Cittadini e non sudditi”.

20. Promozione di una cultura dell’essere umano e della pace, dell’insieme dei valori e delle conoscenze quale patrimonio della nostra umanità che sostiene la formazione, sul piano intellettuale ed etico e la realizzazione di ogni individuo all’interno della comunità.

21. Tutela e rispetto della responsabilità dei genitori. La famiglia è un valore fondamentale della società. I figli sono sotto la cura dei genitori e non di proprietà dello Stato: la sovranità della famiglia viene sempre prima dell’azione di supplenza dello Stato, che deve essere dovuta a cause assolutamente eccezionali e limitata nel tempo alla situazione di estrema necessità.

22. Ripudio dell’imposizione forzata (cui stiamo assistendo) dell’ideologia Gender e della maternità surrogata. Promozione di un’educazione fondata sul valore della famiglia e sul rispetto della diversità e dell’unicità di ogni individuo.

23. Sostegno alla ricerca libera, indipendente ed etica. Promuovere una scienza e una tecnologia al servizio dell’essere umano e della sostenibilità sistemica in ogni campo.

24. Divieto di qualunque tecnologia pericolosa per la salute (rigorosa applicazione del principio di precauzione) e di qualsiasi misura di controllo sociale.  

Contrasto all’inquinamento elettromagnetico, moratoria 5G, rigetto del beamforming e difesa dei siti sensibili.

Contrasto all’identità digitale che crea discriminazione ed esclusione della categoria sociale che non ha dimestichezza con la tecnologia.

Abrogazione di ogni legge emanata in violazione dei diritti umani, in particolare di quelli sanciti dalla Costituzione e dai trattati internazionali come quello di Oviedo e Norimberga.

25. Ripudio della guerra secondo i principi Costituzionali, le forze armate devono diventare forze di difesa efficienti e preparate per la difesa del paese e come fondamentale pilastro del contrasto dei reati ambientali e del soccorso in caso di calamità.

La Nato ha dimostrato di essere non un sistema di difesa comune, ma un sistema di aggressione e creazione di gravissime crisi come quella Ucraina; quindi, deve essere profondamente riformata e se non sarà possibile farlo l’Italia dovrà diventare un paese neutrale.

26. Promozione di una comunità europea dei popoli sovrani. Recesso dai trattati europei che hanno creato vincoli assurdi e autolesionistici e se non sarà possibile una riforma diventerà necessario uscire dalla UE. L’Unione Europea, ostaggio della tecnocrazia e delle lobby, è divenuto un sistema di dominio dei popoli e di usurocrazia.

L’Italia non può sottostare a nessun trattato internazionale che contrasti con la Costituzione della Repubblica Italiana e con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.

27. Gestione e armonizzazione dei flussi migratori, per renderli sostenibili e di buon senso, agendo sulle cause che li determinano a monte e che destabilizzano la nostra società, in particolare le fasce sociali più deboli in cui si crea una vera Guerra fra poveri creata ad arte da liberismo e speculazione per sfruttare meglio le masse.

28. Promozione della ricerca e del godimento del bello. Viviamo in un paese con un patrimonio ambientale, artistico e culturale senza eguali nel mondo. Perciò le attività, sociali, economiche, ambientali e la vita cittadina nel suo complesso devono essere orientate e armonizzate dal principio della bellezza.

29. Tutela delle categorie fragili, delle persone con disabilità, dei danneggiati da vaccino e degli elettrosensibili. La pratica della solidarietà come opportunità di crescita della comunità e di creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro.

30. Attivazione di un dialogo tra cittadini e istituzioni al fine di promuovere collaborazioni con associazioni e comitati locali impegnati nella tutela della salute, dell’ambiente, degli animali e nella difesa del benessere sociale e dei diritti umani.

L’associazionismo è un enorme patrimonio italiano che fa onore al nostro paese ed è un vero pilastro del nostro welfare.

31. Contrasto allo sperpero di grandi quantità di denaro pubblico per opere pubbliche non prioritarie. Lo Stato, riformando la burocrazia e contrastando la corruzione, deve garantire innanzitutto la manutenzione ordinaria dei beni pubblici, a partire dalle opere stradali, marittime, idrauliche, di urbanistica ed edilizia popolare che dovrebbero essere sicure, dignitose, adeguate al proprio scopo e in armonia con le infrastrutture blu (le aree dominate da corpi d’acqua superficiali o corsi d’acqua) e verdi (rete  multifunzionale di spazi verdi, sia di nuova realizzazione che esistenti, sia rurali che urbani, che favorisce e supporta i processi naturali ed ecologici).

32. Elezione diretta della Corte costituzionale. La Corte costituzionale essendo la Suprema Garante della Costituzione e quindi della nostra Democrazia deve diventare finalmente un Organo dello Stato completamente indipendente ed eletto dai cittadini direttamente, mentre ora è sostanzialmente un Organo politico che risponde a indirizzi politici che hanno stravolto la Costituzione originale violandone i principi fondanti.

33. Autonomia nella gestione delle risorse prioritarie come, ad esempio, l’Acqua che devono essere pubbliche e “libere”, nessuno ci deve guadagnare, invece deve essere creato un circolo virtuoso per cui le risorse naturali divengono un patrimonio da tutelare e beneficiare in modo equo e non qualcosa su cui speculare e lucrare sulle spalle dei cittadini.

34. Tutela e sviluppo delle autonomie locali: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”.

La rinascita d’Italia deve partire dai Comuni (difesa e rilancio della funzione del Sindaco di governo della comunità territoriale) e si attua istituendo la proprietà monetaria, energetica e alimentare del popolo.

Ogni cittadino deve poter disporre delle risorse necessarie per esercitare l’autonomia individuale nel rispetto dell’essere umano.

Il partito politico 3V opera con il solo intento di perseguire il bene comune, cioè il benessere di tutti i cittadini, in armonia con l’ambiente e con ogni forma di vita. Leggi la nostra visione