Guarda e impara, si dice.
In data 27 ottobre 2020 esce sul sito del Corriere un articolo intitolato “Bambini e norme anti covid: «Osservateli» loro hanno capito tutto. Il post che ha conquistato migliaia di utenti” in cui si riportano dei tweet e si diffonde l’idea che occorre guardare i bambini e imparare da loro, perché saprebbero meglio di altri rispettare le attuali regole anti-covid.
Ci invitano a guardare i bambini e a imparare da loro, forse perché non sanno più che pesci pigliare, nel disperato tentativo di imporre a tutti un diktat senza senso.
E magari sperano di suscitare anche un po’ di tenerezza nei nostri cuori, mettendo i bambini al centro dell’attenzione.
Ma la risposta a questo può essere sempre e solo la stessa: giù le mani dai bambini!
Perché ci chiedono di imitare i bambini, nella loro ingenua e pedissequa accettazione delle limitazioni imposte nel loro quotidiano? Non dovremmo essere noi ad insegnare loro con l’esempio?
Ma è chiaro che quando fa comodo può tornare utile guardare ai bambini. Ogni tanto.
Infatti, ci invitano ad osservare i bambini, come se fossimo sufficientemente distratti per dimenticarci di loro.
Se guardassimo veramente a fondo i bambini vedremmo che faticano. Chi è diligente lo fa perché ha una immensa fiducia ed è abbastanza puro e docile, immaturo e ingenuo, proprio come un bambino, così delicato…
Chi osserva i bambini vede luce in loro, vede lo splendore dei loro occhi, vede la gioia dei loro sorrisi, del loro entusiasmo, ma vede anche la loro incredulità di fronte alle incongruenze della nostra società odierna, la loro disperazione nel vedere le loro attività andare in frantumi.
Sì, i bambini hanno una pazienza infinita, a volte, hanno una grande saggezza, una grande empatia, ma non possiamo osare approfittare di loro! A loro dovremo presto restituire un mondo vivibile, un mondo bello, solare e sano! Anzi, perché non lo costruiamo insieme?
A questo proposito mi viene in mente un altro punto di vista, che sarebbe bene divulgare: una bellissima canzone in francese, in cui sono proprio i bambini a raccontare che i sorrisi e gli abbracci sono importanti per la nostra salute e che dovremmo lasciar perdere “la mascherata” che è in atto.
Il mio invito è quello di guardare, fare giudizio e imparare. Non imitando, ma cercando di comprendere dove sta la verità.
Phoebe Raye Carrara
per il Gruppo Scuola Educazione Famiglia di M3V
Sono da sempre interessata ai temi della crescita personale e del benessere secondo natura. Sono mamma di tre bimbi, che accudisco anche attraverso l’istruzione parentale. Negli anni dal 2011 al 2021 ho curato i blog “Il contatto naturale” e “La scuola naturale”. Ho contribuito alla fondazione di L’Associazione Istruzione Famigliare (LAIF) e partecipo attivamente nel gruppo Scuola Educazione Famiglia di M3V.
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