Programma amministrative Genova

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Sommario

Premessa

Nella nostra Costituzione aleggia lo spirito della verità e nella verità c’è libertà; tutti gli articoli in essa contenuti sono stati concepiti a tutela dei diritti fondamentali e inalienabili dell’essere umano. Ad essa ci siamo ispirati per scrivere questo programma.

La nostra idea di politica si basa sul principio di coerenza, verità e collaborazione, necessarie per ricostruire la nostra comunità tramite un’attività politica al servizio dei cittadini che rispetti nei fatti la parola data e in opposizione al sistema partitocratico che agisce contro il popolo, disinteressandosi delle promesse elettorali e del benessere dei cittadini. 

E’ attraverso l’attività coerente che si rivela la natura spirituale dell’essere umano, al centro del progetto politico.

Proponiamo il manifesto della nuova politica tramite principi, obiettivi e attività efficaci e necessarie per ricostruire una società umana, solidale e in armonia con la natura.

PROGRAMMA ELETTORALE

1. Istituzione di una moneta comunale per stimolare il commercio territoriale e rilanciare le aziende locali.

La circolazione di moneta convenzionale garantita dall’autorità comunale crea un circolo virtuoso che favorisce il commercio territoriale e le piccole aziende locali: incrementa lo scambio e gli acquisti di prodotti locali, consente di creare nuovi posti di lavoro, stimola un notevole incremento della produzione agricola, dell’artigianato, della piccola industria, dell’edilizia e di altri settori ad indirizzo territoriale.

La moneta comunale, complementare all’euro e gestita dalle casse del comune, è un’iniezione di fiducia per la comunità e attiva un percorso economico educativo, affinché vengano garantite le condizioni necessarie per investire sulle risorse individuali e il benessere.

All’euro “moneta debito” di proprietà delle banche, il sindaco risponde con la “moneta credito” di proprietà del cittadino.

Grazie ad essa, sarà anche possibile creare una lista comunale di “messa a disposizione” (retribuita) per lavori di pubblica utilità.

2. Sostegno attività locali, partite Iva, piccole e medie imprese con un vigoroso taglio alle imposte.

Promozione di politiche di sviluppo territoriale che si spingono oltre i confini dei distretti industriali e che puntano sulla valorizzazione di tutte le risorse (materiali ed immateriali) e le capacità professionali ed umane presenti nel territorio.

Azzeramento della tassa di occupazione di suolo pubblico per il commercio in area pubblica e dell’aliquota IMU per terreni agricoli e per fabbricati rurali strumentali.

Istituzione di mercati permanenti di quartiere e rionali a Km zero.

Prestito gratuito annuale per le partite IVA espresso in moneta locale.

Realizzazione tramite la moneta comunale di reti sistemiche sostenibili: istituzioni, imprese e cittadini uniti dalla creatività umana e dall’innovazione.

Promozione di un comune trasparente ed efficiente e minimizzazione della burocrazia.

3. Costituzione di comunità energetiche sostenibili di consumo e produzione per creare posti di lavoro, risparmio ai cittadini, utili al Comune e sotto il controllo popolare.

Vista l’incapacità dello Stato di fornirsi di un adeguato piano di politiche energetiche e dato che entro la fine estate viene paventata una grave crisi energetica, i Comuni devono prioritariamente creare Comunità Energetiche.

Le rinnovabili non devono diventare dei riferimenti ideologici, ma principi fondanti dell’azione Comunale, che devono portare utili al Comune e 

risparmio, sicurezza e sostenibilità ai cittadini. Le energie alternative possono funzionare solo applicandole su scala locale partendo dalla 

singola abitazione (stimolando l’auto produzione e l’efficienza energetica 

degli edifici pubblici e privati), passando poi ai quartieri tramite mini-reti di distribuzione. 

Gli strumenti di azione sono, innanzitutto, solare fotovoltaico, eolico e minieolico, efficientamento energetico, piccole e medie centraline idroelettriche, piccole centrali a biomasse con coproduzione di elettricità e calore da distribuire in teleriscaldamento, geotermico a bassa intensità.  

Una comunità che produce energia sostenibile, crea posti di lavoro stabili e dignitosi e reale democrazia. Democratizzare l’energia è un passaggio decisivo affinché l’energia centralizzata non rimanga uno strumento di controllo e dominio della popolazione, ma divenga una risorsa disponibile per tutti.

4. Tutela della salute psicofisica tramite la prevenzione, l’innalzamento delle difese immunitarie e le cure alla persona vista come un insieme di corpo, emozioni e mente.

Contrasto alle vaccinazioni obbligatorie e al passaporto sanitario (Green pass, alias certificato verde)

Si deve affermare un nuovo paradigma che metta al primo posto la prevenzione primaria e la cura dell’ambiente, ivi compreso quello lavorativo come primo elemento generatore di salute e benessere. E’ urgente ritornare a un rapporto di vicinanza ed ascolto tra medici e pazienti. La cosiddetta pandemia è stata gestita in modo criminale dal governo con la complicità delle istituzioni locali. E’ necessario prendere consapevolezza degli errori compiuti per invertire una rotta che ci sta portando verso una sanità che di pubblico ha solo il nome, fatta di protocolli e di terrore.

I vaccini anti covid si sono rivelati inutili oltre che dannosi, visto il dilagare dei contagi, le numerose reazioni avverse ed i tanti casi di morte sospette. Proprio qui a Genova ricordiamo il caso di Camilla Canepa, la studentessa di Sestri levante, morta nel Giugno del 2021 all’ospedale San Martino, dopo essere stata vaccinata con Astrazeneca ad un “open day” organizzato proprio dalla Regione Liguria.

“La morte per trombosi è da riferirsi ad effetto avverso da somministrazione del vaccino”, è quanto hanno scritto il medico 

Legale e l’ematologo nella relazione depositata in procura ai Pm.

Ci sono responsabilità politiche e giuridiche enormi per quella che è stata la più grande truffa della nostra storia repubblicana. L’attuale classe politica merita di essere azzerata.

Un’alimentazione sana, sport, apertura alle medicine (impropriamente dette complementari) e di corretti stili di vita, favoriranno la salute molto più di campagne vaccinali calate dall’alto.

Rigetto generale delle misure adottate a livello nazionale e regionale per il presunto contenimento della diffusione delle varianti del Covid-19.

Sportello di assistenza medico-legale gratuito per i danni subiti dalle misure e dai protocolli governativi, in particolar modo per il riconoscimento dei danni da “vaccino”.

Reintegro immediato e indennizzo dei sanitari ingiustamente sospesi.

Estromissione delle case farmaceutiche dalla rete universitaria, da tutti gli ospedali e abolizione del numero chiuso per tutte le facoltà.

Contrasto di qualunque provvedimento impedisca, in particolare, in campo medico/scientifico, la salvaguardia del principio di precauzione, verità, di comunicazione e di integrazione dei saperi.

Contrasto al distanziamento sociale e all’obbligo di indossare la mascherina.

Promozione di un comitato tecnico scientifico territoriale, autonomo e indipendente, fondato sul giuramento di Ippocrate, atto a fornire pareri scientifici veritieri riguardanti l’attuale situazione sanitaria.

5. Contrasto all’inquinamento elettromagnetico (per il principio di precauzione), moratoria 5G e 6G.

Promozione di uno studio indipendente sugli effetti biologici delle vaccinazioni, radiofrequenze 4G, 5G, 6G, dei pesticidi e della qualità dell’aria e dell’acqua.

Stop al progetto pilota europeo riguardante l’antenna 6G a Genova Sampierdarena in Via Cantore e quelle previste a Marassi, Sestri e Voltri, che svilupperanno circa 4 volte la potenza del segnale attualmente in uso.

Stop assoluto al taglio di alberi ad alto fusto, salvo casi di grave ed incurabile malattia; gli alberi sono un patrimonio della comunità, sia per il loro effetto salutare che per la loro dimensione affettiva e di memoria.

A Genova purtroppo la forza propulsiva delle nuove tecnologie, del tutto incurante degli effetti sulla biologia degli esseri viventi è molto forte, poiché la sede scientifica (IIT- Istituto Italiano di Tecnologia) si trova proprio qui. Ricordiamo che per molti anni il direttore scientifico è stato il ministro alla robotizzazione (chiamata transizione ecologica) Roberto Cingolani.

6. Educare alla verità, alla libertà ed al contatto con la natura secondo i principi costituzionali.

Promozione della cultura dell’essere umano e della pace, dell’insieme dei valori e delle conoscenze patrimonio dell’umanità e della nostra comunità. Dev’essere inoltre favorito il contatto con la natura. Siamo nella società del prefisso green, ma nelle scuole è minimo il tempo che viene dedicato allo stare all’aperto e a contatto con la natura. Le scuole devono incentivare e favorire la possibilità per gli alunni di vivere la maggior parte della loro giornata scolastica all’aperto, soprattutto a partire dai primi anni di vita. I bambini in particolar modo, ma anche gli adolescenti hanno bisogno di toccare la terra e respirare l’aria dei boschi per poter radicare nelle loro coscienze una condizione di familiarità e vicinanza con la natura, su cui possa essere fondato il rispetto.

Senza l’esperienza diretta, la natura rimane un concetto astratto che genera distanza ed incomprensione. 

No al Gender nelle scuole; divieto di avviare laboratori propedeutici alla diffusione di questa ideologia perversa. La cultura del rispetto per le diversità è un’altra cosa. Va promossa seguendo altre strade.

Scuole di antichi saperi e tradizioni. Recupero o riconversione di strutture pubbliche dove coltivare, insegnare e divulgare quelle conoscenze

popolari che rischiano di andare perse: dialetto, cucina e mestieri antichi. Luoghi dove gli anziani possano insegnare e i giovani imparare.

Vanno promosse le attività artistiche e culturali, quali l’arte, la musica e la cultura che sono un bene primario per tutta la comunità e per il turismo. Pertanto vanno incentivate.

Promuovere percorsi culturali nelle vie e nei palazzi di tutto il centro storico (non solo quello turistico) per far conoscere e apprezzare il valore e la bellezza della nostra città.

Messa a disposizione di appositi spazi per l’usufrutto di attività artistiche, culturali e musicali per gruppi o associazioni che ne facciano richiesta.

Fabbrica delle arti: riconversione delle zone industriali abbandonate e degli spazi limitrofi alla ferrovia, trasformandoli in luoghi vivi e creativi.

7. Tutela dell’ambiente, del territorio e delle forme di vita in esso presenti.

Fermo contrasto allo spostamento in zona Sampierdarena o qualsiasi altro quartiere cittadino dei depositi chimici e assoluta opposizione allo sfruttamento del suolo per ulteriori zone commerciali, come in programma nelle zone di Nervi, Molassana e San Benigno.

Tutela del benessere di tutti gli animali e porre definitivamente uno stop alla sperimentazione animale, a tutte le pratiche crudeli e ad ogni forma di allevamento intensivo.

Tutela del patrimonio ambientale nella prospettiva di valorizzarlo.

Riduzione della produzione dei rifiuti. No agli inceneritori.

Introduzione di una figura che tuteli l’integrità dei nostri parchi, ville, giardini pubblici e spazi verdi.

8. Contrasto alla finanziarizzazione dei bilanci comunali per contenere i costi dei servizi essenziali.

Le amministrazioni indebitano i Comuni tramite prodotti finanziari che concedono risorse economiche sul momento, ma poi rimangono in carico alle amministrazioni successive.

Per mantenere bassi i costi dei servizi essenziali a carico dei cittadini è necessario ripulire i bilanci degli enti locali dalle infiltrazioni della finanza speculativa che ha iniettato derivati e altri prodotti finanziari che creano un esborso continuo di soldi pubblici assolutamente assurdo e insostenibile, ragion per cui le tariffe di questi servizi essenziali sono esplose negli ultimi decenni.

9. Contrasto allo sperpero di grandi quantità di denaro per opere pubbliche non prioritarie.

Un Comune deve garantire innanzitutto la manutenzione ordinaria dei beni pubblici, a partire da scuole, strade e marciapiedi, rendendoli sicuri, dignitosi ed adeguati al proprio scopo.

Tutela del patrimonio arboreo, aiuole, verde pubblico nella prospettiva di valorizzarlo e non sacrificarlo per cementificazione o implementazione di tecnologie.

10. Tutela e rispetto della responsabilità dei genitori.

La famiglia è un valore fondamentale della società e il Comune deve vedere in essa l’assoluta priorità di azione e incentivazione, anche fiscale.

11. Attivazione di un dialogo tra cittadini e istituzioni.         

Collaborazione tra associazioni e comitati locali impegnati nella tutela della salute, dell’ambiente, degli animali, nella difesa del benessere sociale e dei diritti umani.  

12. Costituzione di una città a misura di bambino e di adolescente. 

Una comunità proiettata nel futuro deve prevedere luoghi adatti alla crescita e all’ aggregazione di bambini e adolescenti. Campi sportivi, spazi ricreativi, scuole nel bosco, fattorie educative e soprattutto spazi urbani 

sicuri, dove poter essere sé stessi in modo semplice e naturale. Per crescere è indispensabile giocare e socializzare liberamente.  

13. Attività sportiva 

Lo sport è un’attività necessaria poichè fa bene a tutti. Dev’essere garantito e promosso, senza alcuna discriminazione.

Incentivare la collaborazione tra l’ente pubblico e le società sportive, sovvenzionando attività gratuite oppure a basso costo.

Istituzione di bus-navetta per il trasporto di biciclette per raggiungere le alture cittadine.

14. Attivazione di un dialogo tra cittadini e istituzioni.         

Collaborazioni tra associazioni e comitati locali impegnati nella tutela della salute, dell’ambiente, degli animali e nella difesa del benessere sociale e dei diritti umani.  

15. Promozione di una mobilità urbana sostenibile.

Migliorare il trasporto pubblico andando ad incrementare le linee in zone e quartieri scarsamente serviti. Potenziamento delle piste ciclabili. Disattivazione delle telecamere stradali.

Autostrada gratuita nei tratti urbani al fine di decongestionare il traffico cittadino. 

Diciamo No allo skymetro in Valbisagno, ecomostro costoso (finanziamento 398 milioni di euro) scomodo e deturpante, ennesimo diktat voluto dal primo cittadino uscente.

Si al recupero del Tram e dei progetti già esistenti.

Proponiamo ai nostri concittadini l’idea di non utilizzare i mezzi privati nel weekend, fornendo in contropartita il libero e gratuito accesso all’intera rete di trasporto pubblico locale.

Biglietto bus per tratte brevi, ad un prezzo ridotto.

Tariffa taxi agevolata per anziani e disabili, tariffa notturna scontata per giovani under 18 e fascia universitaria.

16. Acqua, terra, aria, energia e cibo beni comuni primari.

No alla privatizzazione dell’acqua, all’elettromagnetismo, all’aria insalubre, all’utilizzo di energie non sostenibili e garanzia di una sufficiente quantità di cibo sano per ogni cittadino.

Le risorse naturali sono un patrimonio da tutelare, perché tutti devono poterne beneficiare.

Ecco perché diciamo No alla Bolkenstein, imposta da Bruxelles e molto felicemente accettata dal governo Draghi, che affosserà migliaia di piccole e medie imprese a favore di grandi gruppi stranieri, come ad esempio: spiagge, stabilimenti balneari e spazi assegnati agli ambulanti. Tutte attività spesso a conduzione familiare.

17. Valorizzazione e promozione del bello.

Gli spazi urbani devono integrare bellezza e funzionalità. Un ambiente armonico influenza positivamente l’agire sociale, la creatività e facilita lo stare insieme in serenità.    

18. Promozione di reti solidali e G.A.S.

Sostegno alle categorie fragili attraverso reti solidali.

Acquisto di beni di prima necessità a km 0 attraverso gruppo di acquisto solidale. 

Attività ricreative e sociali come orti urbani e gestione condivisa delle aree verdi urbane.

Attività volte all’integrazione e allo scambio culturale con i popoli migranti.

19. Ricerca del benessere sociale per tutto l’arco della vita.

Creazione di case famiglia, per anziani non più autosufficienti, assistiti in appartamenti, adeguatamente attrezzati, dove, in piccoli gruppi, siano adeguatamente seguiti e protetti, in maniera più umana. 

20. Contrasto alla digitalizzazione forzata della Pubblica Amministrazione senza benefici reali per i cittadini.

L’identità digitale crea controllo oltreché discriminazione ed esclusione dalla società umana.

Opposizione ferma e totale al progetto di installazione di ulteriori nuove telecamere per il riconoscimento facciale.

Questo piano vuole essere messo in atto in tutto il centro storico, e successivamente esteso ad altre zone della città, con la scusa di una maggiore sicurezza, come dichiarato dal Sindaco uscente Bucci e dal Presidente della Regione Toti.

Questa forma di controllo continua e costante verso la cittadinanza costerà ai contribuenti la “modica” cifra di 1 milione di euro!

La tecnologia deve essere al servizio dell’uomo e non il contrario.

Rigettiamo totalmente ed inequivocabilmente progetti alienanti e folli come il Metaverso di Zuckerberg per farci vivere in un ambiente virtuale, dove trascorrere il nostro tempo a casa con le cuffie davanti a uno schermo.

Desideriamo vivere nel nostro mondo fisico come esseri umani liberi perché vogliamo essere artefici del nostro destino, riscoprendo le nostre radici spirituali e rendendoci conto che siamo belli, bellissimi…un ponte fra cielo e terra!

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