La democrazia e la salute degli italiani sono in pericolo. Draghi ha ricevuto il mandato di vaccinare tutti gli italiani e di completare l’attivazione della tecnologia 5G. Intrecci finanziari, geopolitici e massonici hanno deciso che in Italia il siringone con lo pseudo vaccino deve essere inoculato a tutti e, come se non bastasse, ogni corpo ed ogni luogo devono essere raggiunti dalle millimetriche frequenze elettromagnetiche del 5G.
Mettiamo in chiaro che Draghi non c’entra niente con la vera politica. Si tratta di un personaggio abituato ad indebitare i paesi europei e quindi a controllare le economie nazionali per conto di élite finanziarie. Appurato ciò, diteci pure voi come un tale figuro potrebbe di punto in bianco fare il bene del paese Italia, invece di continuare a favorire concretamente il nuovo ordine mondiale.
Tutti i segretari dei maggiori partiti, Salvini compreso, lo hanno eletto salvatore della patria. La Meloni è stata tenuta in disparte, probabilmente ciò svela la prossima carta che si giocherà il sistema per continuare a dominare il popolo italiano.
Dopo il fallimento del Governo Conte le lobby che tengono sotto scacco il Parlamento hanno deciso che era necessario l’intervento di un Governo di larghe alleanze che desse priorità assoluta al vaccinare più italiani possibile, in barba alla democrazia e ai diritti costituzionali dei cittadini, ed in seconda battuta si adoperasse per completare l’opera di transizione digitale verso quelle tecnologie, seppur dannose, imposte dalle multinazionali delle telecomunicazioni.
Il nostro corpo è sotto attacco. Ogni giorno la salute è in pericolo a causa di un società pilotata per ammalarsi, sotto lo sguardo connivente e a volte compiacente di una politica del malaffare intenta a seguire i diktat dell’élite finanziaria pur di raggranellare i favori dei potenti di turno. Draghi e il suo Governo trattano gli italiani come cavie. Prima affondano gli artigli sulla pelle degli italiani tramite le siringhe degli pseudo vaccini di cui non sappiamo gli effetti collaterali a medio e lungo termine. Contemporaneamente, non contenti, pianificano la seconda profanazione del corpo aumentando notevolmente l’inquinamento elettromagnetico.
La Costituzione è stata sospesa, viviamo un’emergenza democratica.
Il 1 aprile è stato licenziato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto che prevede l’obbligo vaccinale per i sanitari. Negli stessi giorni la commissione dei trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera, indifferente al parere contrario di molti medici e scienziati, ha approvato la Proposta di Piano nazionale di “ripresa e resilienza”: all’art. 15 in poche righe sibilline vi è scritto “si valuti l’opportunità di adeguare gli attuali limiti italiani sulle emissioni elettromagnetiche a quelli europei”. Tutto ciò potrebbe essere discusso in Parlamento a fine mese. Quindi stanno valutando un innalzamento di 110 volte i limiti di legge dell’inquinamento elettromagnetico, soltanto per favorire la redditizia, per i soliti noti, diffusione della tecnologia 5G a scapito della salute dei cittadini.
Noi di 3V, oltre ad essere i promotori della campagna #IoNonMivaccinoPerchè, poniamo diversi dubbi sul 5G, soprattutto considerato l’alto livello tecnologico raggiunto dai sistemi che già utilizziamo come ad esempio il 4G. Il 5G arriva a 10 Gbit/sec come capacità di trasferimento dati, mentre la fibra ottica ha una potenzialità di 1 Pbit: 100000 volte il 5G. A cosa ci serve realmente un 5G che conta di far andare in rete 1 milione di dispositivi per chilometro quadrato? Quale tipologia di dispositivi possono essere presenti con tale concentrazione in 1 km2? Il precedente limite di legge prevedeva, come obiettivo di qualità per le zone residenziali, un’esposizione alle radiofrequenze di 6 v/m nei 6 minuti. Modificato in silenzio nel 2012, è diventato l’attuale 6 v/m spalmato nelle 24 ore. Altro che elevare il limite agli standard più alti di altri paesi europei, per tutelare la salute pubblica chiediamo con forza che si ritorni prontamente al limite di esposizione dei 6 v/m nei 6 minuti.
Se vi fosse un vero interesse per il benessere dei cittadini, non andrebbe dimenticato l’accumulo elettromagnetico e le tante frequenze che ci circondano. Non possiamo più ignorare gli studi che attestano i danni sul corpo, specialmente quello dei bambini, né tantomeno nascondere l’incremento costante degli elettrosensibili che per colpa dell’inquinamento elettromagnetico si ritrovano a non avere più un luogo sicuro in cui vivere. Per colpa di uno Stato miope, gli elettrosensibili, invece di essere riconosciuti come danneggiati dall’elettromagnetismo, vengono trattati come persone aventi disturbi psichici.
L’elettromagnetismo modifica il nostro organismo. Le nostre cellule interagiscono con i campi elettromagnetici e al contempo il corpo produce campi elettromagnetici. Come afferma la Dr.ssa Belpoggi tutto questo è conosciuto e studiato da tempo ormai, infatti l’insieme degli studi disponibili mette in evidenza che l’inquinamento elettromagnetico danneggia il DNA e porta un reale pericolo di cancerogenicità, riduzione della fertilità maschile, diminuzione del peso dei neonati, danni a cellule e sistemi di organi in un’ampia varietà di animali e di piante.
Non considerare ciò ha un solo significato: ignorare la conoscenza scientifica a scapito della salute delle persone, dell’ambiente e del sistema terra. Innalzare il limite di legge ai 61 V/m costituirebbe l’ennesimo atto scellerato di una politica che svende la salute dei cittadini al miglior offerente.
E’ palese che il drago ha gettato la maschera ed ora ghermisce con forza la sua preda. Per quanto tempo ancora rimarremo inermi, in preda alla paura creata ad arte da una falsa ed incantatrice informazione al soldo del sistema di potere?
Chi ne è consapevole non perda altro tempo. È l’ora di prendere posizione, di manifestare pacificamente con determinazione e risolutezza per affermare la propria voglia di vivere.
Nei prossimi giorni scenderemo in piazza per fermare questa deriva antidemocratica e salvare la salute pubblica. Informati sui nostri canali. Ti aspettiamo nella comunità dei cittadini consapevoli che hanno a cuore il bene comune.
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