Vaccini: lettera aperta al Sindaco del Comune di Rimini

Con questo articolo desideriamo esprimere il nostro parere in merito alla recente decisione del Comune di Rimini di approvare un regolamento per somministrare multe alle famiglie non in regola con la normativa in tema vaccinale, con particolare riguardo a:

  • Famiglie che non hanno consegnato il certificato vaccinale entro il 31/10/2018
  • Famiglie che hanno ricevuto provvedimento di espulsione e portano ugualmente i bambini a scuola

È nostro desiderio cercare di capire cosa abbia indotto il consiglio comunale a deliberare quanto sopra.

Naturalmente escludiamo in partenza l’ipotesi che si tratti di un mero pretesto per fare cassa, onestamente non siamo propensi a credere ciò, crediamo piuttosto che sindaco e consiglieri comunali abbiano agito in buona fede, basandosi piuttosto su convinzioni radicate, quanto discutibili, sull’argomento vaccini.

Riteniamo valide tre ipotesi:

  • Per far rispettare la legge nazionale sui vaccini
  • Per tutelare i bambini vaccinati e quelli immunodepressi che non possono essere vaccinati
  • Per entrambe le cose

Se lo scopo era quello di far rispettare la normativa vigente, nulla da eccepire, ci mancherebbe. Questo però non vuol dire che la legge Lorenzin debba essere giudicata giusta. Del resto, anche le leggi razziali erano legge, ma non per questo erano giuste, vi pare?

Analizziamo ora le altre ipotesi. È opinione comune, ad esempio, che i vaccini vanno fatti per garantire il cosiddetto effetto gregge e per impedire il diffondersi delle malattie. Naturalmente, se questo è vero, se una popolazione risultasse ultravaccinata sopra il 95%, ci aspetteremmo l´assenza di quelle patologie. Che questa teoria sia errata lo dimostra la recente epidemia di morbillo in Mongolia (1)(2). Nel marzo del 2014, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che in Mongolia, con una copertura vaccinale al 95%, è stato eradicato il morbillo dal momento che non si erano verificati casi di malattia negli ultimi tre anni.

Nel marzo del 2015, iniziò però un’estesa epidemia con 23.464 casi segnalati da marzo a dicembre del 2015 e 27.363 casi da gennaio a giugno del 2016.

 Come se non bastasse, ammesso che si riuscisse a vaccinare tutta la popolazione compresa tra zero e sedici anni come impone la legge Lorenzin, ci si dimentica che tale fascia di età rappresenta appena il 15-16% della popolazione italiana e di conseguenza ben lontani dall’auspicato 95%. Per raggiungere quella percentuale bisognerebbe infatti vaccinare anche gli adulti, ma poi voglio vedere come si farebbe ad obbligarli senza un ricatto a monte. Da quanto su esposto, si evince che l´effetto gregge è una teoria che non regge di fronte all’evidenza.

Un’altra opinione comune è che i vaccini proteggano da numerose malattie infettive, perciò se per ipotesi ci chiedessimo se sono più sani i bambini vaccinati o quelli non vaccinati, tutti quanti direbbero che i primi sono sicuramente più sani. La seguente ricerca ci informa invece che i bambini vaccinati si ammalano di più rispetto a quelli non vaccinati. Eccola (3):

La seguente ricerca, dimostra inoltre che i tassi di mortalità nei bambini vaccinati sono superiori a quelli dei bambini non vaccinati:

Ed ora sgranate bene gli occhi: questa ricerca evidenzia una positiva correlazione tra numero di ospedalizzazioni, morti e numero di vaccini (4):

Lo studio suddetto ci informa che più vaccini vengono somministrati e di pari passo aumentano il numero di ospedalizzazioni e decessi. Ma come, i vaccini non erano stati inventati per avere l’effetto opposto?

Qualcuno della giunta comunale ha pensato che i vaccini vanno fatti sia per impedire che i non vaccinati infettino i bambini vaccinati e anche per tutelare gli immunodepressi che non possono essere vaccinati. Beh, se i bambini vaccinati sono immuni perché protetti dal vaccino, quali rischi corrono? Ma poi siamo proprio sicuri che sono i bambini non vaccinati a trasmettere le malattie? Guardate cosa sta scritto sul bugiardino del vaccino Priorix Tetra:

Wow! Sono i bambini vaccinati che possono infettare gli altri, non il contrario! Perciò l´unico modo per proteggere gli immunodepressi è farli stare alla larga dai bambini vaccinati con vaccino antivaricella, chiaro?

In base a quanto detto, appare evidente che il sindaco di Rimini, e del resto tutti i Sindaci italiani, dovrebbero mettere in quarantena per sei settimane tutti i bambini vaccinati contro il virus della varicella, come consigliato dal bugiardino. E di conseguenza, dovrebbero essere multati i genitori che portano all’asilo o a scuola i loro figli vaccinati con quel vaccino, per evitare che possano infettare altre persone, compresi i bambini non vaccinati e quelli immunodepressi.

ASPETTI GIURIDICI

La faccenda delle vaccinazioni non riguarda solo aspetti puramente medici e scientifici, ma anche costituzionali, legali e giuridici.

La sentenza della Corte Costituzionale N. 307/ del 1990, infatti recita così:

<<Ma si desume soprattutto che un trattamento sanitario può essere imposto solo nella previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario, e pertanto tollerabili>>.

Considerato che le vaccinazioni possono provocare non solo febbre, ma anche patologie autoimmuni, danni neurologici, neoplasie (vedi relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito), e morte, possiamo dedurre, in base alla suddetta sentenza, che imporre una vaccinazione secondo le attuali condizioni sia anticostituzionale ed illegittima.

Inoltre, in tema di responsabilità penale del sanitario, esiste una recente sentenza del Tribunale di Termini Imerese (giudice dott.ssa Sabina Raimondo) relativa alla configurabilità del reato di violenza privata (art. 610 c.p.) per trattamento medico arbitrario contro la volontà del paziente. In tale sentenza, vengono inoltre ricordate le seguenti sentenze (5):

  • Cassazione Penale, sez., IV del 11/7/2001 N. 35822 (liceità del consenso informato)
  • Cassazione Penale, sez. I del 29/5/2002 N. 26446 (nella quale si definisce “insuperabile” l’espresso, libero e consapevole rifiuto eventualmente manifestato dal paziente, ancorché l’omissione dell’intervento possa cagionare il pericolo di un aggravamento dello stato di salute dell’infermo e, persino, la sua morte. In tali ipotesi, ha puntualizzato la sentenza, qualora il medico effettui ugualmente il trattamento rifiutato potrà profilarsi a suo carico il reato di violenza privata in quanto non è consentito al medico “manomettere” il corpo e l’integrità fisica del paziente contro il suo dissenso, principi questi ribaditi anche da Cassazione penale, sez., 18/3/2015, n.38914.
  • Sezioni Unite della Suprema Corte, 18/12/2008, n.2437
  • Sentenza della Corte Costituzionale n.438 del 2008 (diritto al consenso informato)

In conclusione, afferma la pronuncia in esame, “Va dunque riconosciuto al paziente un vero e proprio diritto di non curarsi, anche se tale condotta lo esponga al rischio stesso della vita”.

LA LEGGE LORENZIN

Sicuramente molti penseranno che la legge è legge e bisogna farla rispettare. Chiediamoci però come mai sia stata promulgata questa legge. Per rispondere a questa domanda, è sufficiente leggere una parte importante della stessa. Eccola:

“Ritenuto altresì necessario garantire il rispetto degli obblighi assunti e delle strategie concordate a livello europeo e internazionale e degli obiettivi comuni fissati nell´area geografica europea”.

 Insomma, la legge sui vaccini è nata per soddisfare precisi ordini politici imposti dall’alto a livello europeo e internazionale, ce lo dicono loro stessi. Come vedete, sui vaccini c´è tanto da studiare e nella maggior parte dei casi le opinioni ce le formiamo solo per sentito dire.

Dott. Giuseppe De Matteis
Biologo, scrittore, autore delle opere “Vaccini effetti collaterali” EdizioniSi e “Verità e bugie della medicina”, Edizioni Drawup.

FONTI


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